La terra di tutti. Dal rock’n’roll all’orto, un mondo diverso

 

 

«Dire che la terra è di tutti
implica una rivoluzione nell’approccio alla proprietà.
È l’idea di essere felice per qualcosa
che non mi hanno venduto».

Un racconto poetico, concreto e universale,
che attraverso i campi della Pianura Padana
e suggestioni musicali e letterarie

invita a riscoprire le radici del nostro rapporto con la natura
e a considerare un altro modo di stare al mondo.

 

 

 

 

 

 

ISBN: 9788832036916
Pagine: 208
Prezzo: € 15
Formato: 14×21, brossura con alette
In libreria da: marzo 2025

Disponibile su Amazon

Il turning point – quel momento imprevedibile che cambia la prospettiva – nella vita di Marco Denti è stato l’esperienza di servizio civile in una cascina a fianco di persone emarginate, tra campi da coltivare, animali da allevare e John Mellencamp in sottofondo. Un’esperienza che ha cambiato il suo modo di guardare il mondo e che anni dopo ha portato alla nascita degli orti del Pellicano, un modello di welfare alternativo basato sull’agricoltura sociale. Ma La terra di tutti non è un libro sugli Orti del Pellicano. È un libro su una trasformazione: Marco Denti racconta il suo ritorno alla terra e il valore del legame con il territorio, il tempo e le stagioni. Ci invita a rivalutare il nostro rapporto con il lavoro, il cibo, l’ambiente e, più in generale, il nostro “stare al mondo”. Lo fa intrecciando memorie personali, suggestioni letterarie e musicali, immagini vive e potenti della Pianura Padana: passeggiando nella Valgrassa, lungo le sponde del fiume, tra campi coltivati e stoppie, gamberi rossi della Louisiana e aironi, cacciatori e api operaie, la poesia della pioggia e la fatica concreta del lavoro nei campi. Lo fa osservando la saggezza nascosta nell’acqua che «con molta indifferenza per i nostri destini, va comunque verso il basso […] non è una direzione casuale, scontata, compiuta o imposta: è una questione molto semplice, naturale, che lascia le tracce di un corso costante […] L’intuizione è stata quella: andare verso il basso, proprio come un’ottica costante, un’attitudine. E ricominciare da lì, dove va l’acqua. Dalla terra». In questa passeggiata che affascina e avvolge Marco Denti racconta non solo il mondo che lo circonda ma una storia che è un patrimonio comune. La sua è una riflessione che diventa un invito a rallentare, a osservare, a riscoprire lo stupore e l’ascolto, a considerare la possibilità di una relazione diversa con il pianeta.

Marco Denti

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