Nell’anno della clamorosa reunion dei Pulp, arriva nelle librerie italiane il primo lavoro in prosa di Jarvis Cocker. Un libro illustrato a colori, un’autobiografia che è anche un’opera d’arte, la storia sorprendente della vita di una delle voci e dei volti simbolo del Brit Pop.
A frugare tra le sue pagine ci si imbatte in un vero tesoro: nelle sue camicie di seconda mano, certo, ma anche nella sua abilità narrativa da fuoriclasse.
(Sunday Times)
Libro dell’anno per Daily Telegraph, Financial Times, Daily Mail e Uncut
Leggi un estratto dal libro
ISBN: 9788832036657
Pagine: 368
Prezzo: € 32
Formato: 17×24 brossura con alette, illustrato a colori
Traduzione di Ludovica Marani
In libreria da: luglio 2023
Abbiamo tutti una collezione di oggetti che ci hanno visto crescere – foto, biglietti, vestiti, souvenir ammucchiati in una scatola, stipati in un cassetto, dimenticati in un armadio – e come noi anche Jarvis Cocker, autore di canzoni indimenticabili, star del Brit Pop e accumulatore seriale reo confesso. In Good Pop, Bad Pop Cocker affronta – letteralmente – il buio della propria soffitta e la stravagante accozzaglia di oggetti che la ingombrano: testimoniano i suoi anni di formazione come musicista, il funzionamento del suo processo creativo, gli esordi dei Pulp, ma anche la terra e i tempi che lo hanno visto crescere, le decadenti periferie urbane dell’Inghilterra del Nord all’epoca della Thatcher. Un vero e proprio tesoro da scandagliare con affetto ma anche con tanta, tanta ironia. Tra le pagine di questo “inventario”, Cocker cataloga reperti e invita a giocare a keep or cob, tenere o buttare. Da una camicia Gold Star in policotone a un pacchetto di Wrigley’s Extra, dalla collezione di astronauti in plastica e occhiali rotti ai tentativi adolescenziali di scrivere canzoni, queste madeleine scovate nella spazzatura si trasformano in lenti d’ingrandimento e mettono a fuoco l’eccezionale vita di Jarvis Cocker, dei Pulp e della cultura pop del secolo scorso (nel bene e nel male, come sottolinea il titolo del volume). Da questi apparenti rottami di una vita Cocker trae storie a volte toccanti, a volte spassose, e tra foto, ritagli e giochi di grafica, offre al lettore un libro che è anche un oggetto pop, un lavoro sopraffino di graphic design, un bellissimo esempio di Pop Art. Perché in fondo questa non è una storia di vita. È la storia di una soffitta.
Sulla stampa e sui blog
Good Pop, Bad Pop segnalato nel podcast Copertina da Matteo B. Bianchi
Good Pop, Bad Pop su Mescalina, di Arianna Marsico
Che gioia e che classe questi Pulp sospesi tra presente e nostalgia su Rolling Stone, di Cecilia Ghidotti
Good Pop, Bad Pop su SentireAscoltare, di Stefano Solventi
Good Pop, Bad Pop su Rumore, di Letizia Bognanni
Jarvis Cocker, buono o cattivo – purché sia pop sul Giornale della Musica, di Stefano Bizarre Quario
Good Pop, Bad Pop su Blow Up, di Carlo Babando
Good Pop, Bad Pop raccontato da Arturo Stalteri a Qui comincia (Rai Radio 3)
Inventario dell’alto-basso su FilmTv, di Emanuele Sacchi
Good Pop, Bad Pop su BooksHighway, di Marco Denti
Good Pop, Bad Pop su Buscadero, di Lino Brunetti
L’incipit di Good Pop, Bad Pop a “Almeno due pagine al giorno” su Radio Beckwith Evangelica, di Francesco Piperis
Good Pop, Bad Pop segnalato tra I migliori libri musicali del 2023 su Billboard
Condividi