Il nuovo atteso romanzo di uno scrittore e cantautore di culto.
Una riflessione poetica e commovente sulla solitudine, sull’inesorabile scorrere del tempo e sul potere dell’arte.
«Nessuno al mondo scrive con tanta intensità e tanta cruda eleganza della disperazione e della miseria americana, delle solitudini e delle angosce degli americani. Abbiamo bisogno di Willy Vlautin come avevamo bisogno di Johnny Cash, come avevamo bisogno di Larry McMurtry: è uno scrittore fondamentale e ogni libro che scrive lo dimostra»
Joe Hill
«Nell’amore e nel dolore di Al Ward, nella sua dignità, nel suo dramma e nella sua lotta per la sopravvivenza, Vlautin ci regala un inno alla forza della musica. Il cavallo è un nuovo classico di uno dei più grandi narratori americani»
Jonathan Evison
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ISBN: 9788832036749
Pagine: 192
Prezzo: € 18
Formato: 14×22 brossura con alette
Traduzione di Gianluca Testani
In libreria da: maggio 2024
Al Ward ha sessantacinque anni e vive isolato nella concessione mineraria nel Nevada lasciatagli dal prozio. Ormai da mesi si sostiene solo con zuppe in scatola, caffè istantaneo e ricordi della sua vita da musicista. Una mattina, fuori dal suo rifugio, appare un vecchio cavallo, derelitto e accecato da una malattia agli occhi, incapace di difendersi dagli attacchi dei coyote. A 1800 metri di altitudine, a cinquanta chilometri dal ranch più vicino, tormentato dall’alcolismo e dall’ansia, Al deve decidere cosa fare per se stesso e per l’esausto animale che si è presentato alla sua porta, mentre i ricordi della sua vita da cantautore e chitarrista si fanno sempre più insistenti, dai primi passi sulle pedane dei bar e dei casinò e poi oltre, in un crescendo di piccoli successi e occasioni mancate. Perché convivere con una band e trascorrere gran parte del tempo in tour può essere logorante, e molti dei suoi amici e compagni non ce l’hanno fatta a tenere il passo. A loro, a tutti gli sconosciuti musicisti che rendono più gioiosa la nostra vita, è dedicato il romanzo. E la storia di Al, come quella di tutti i personaggi di Willy Vlautin, ha il ritmo di una canzone triste che si trasforma in una toccante riflessione sulla solitudine, sulla forza d’animo e sulla musica come salvezza.
Sulla stampa e sui blog
Il Cavallo. Perché ho scritto questo libro su Minima&Moralia, di Willy Vlautin
L’anima punk del cowboy su Robinson, di Piero Melati
Il cavallo del West salva il musicista su Avvenire, di Eugenio Giannetta
Il Cavallo su RootsHighway, di Fabio Cerbone
Il Cavallo su Lankenauta, di Francesco Ricapito
Il Cavallo su Freezone, di Federico Sponza
Il Cavallo segnalato tra i libri di giugno da leggere sul Corriere della Sera, di Giacomo Cadeddu
Il Cavallo su Internazionale, di Killian Fox (The Observer)
Il Cavallo. Intervista a Willy Vlautin su Satisfiction, di Domenico Paris
Prendersi cura: Willy Vlautin su pensierosecondario, di Stefano Solventi
Il Cavallo su Mescalina, di Valeria Di Tano
Il Cavallo a Giocare col fuoco (Radio Popolare), di Fabrizio Coppola
Il Cavallo su Rockerilla, di Alessandro Hellmann
Willy Vlautin e Mike Wilson, cantori straordinari della solitudine sul Fatto Quotidiano, di Lorenzo Mazzoni
Il Cavallo su BooksHighway, di Marco Denti
Quattro consigli per leggere sotto l’ombrellone: la narrativa internazionale per l’estate sul Fatto Quotidiano, di Lorenzo Mazzoni
Un cavallo selvaggio nel bel mezzo del deserto, il blues malinconico e la solitudine di Willy Vlautin: un romanzo americano su Il Riformista, di Mario Lavia
Il Cavallo sul Buscadero, di Mauro Zambellini
Vlautin, di cavalli e chitarra su Il Foglio, di Vittorio Bongiorno
L’ultima ballata di Willy Vlautin su Il Corriere Apuano, di Ariodante Roberto Petacco
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